15 marzo 2022

Il 15 marzo, in tutta Italia si celebra la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, per mettere sotto la lente di ingrandimento tutti i disturbi della nutrizione che colpiscono molte persone, tra cui troppi giovani e giovanissimi soprattutto in questi ultimi anni di emergenza pandemica. Il nostro Istituto dedica un approfondimento su tale tematica per le classi Seconde della Scuola Secondaria in partenariato con l'Associazione  South Land CEA. La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla ricorre il 15 marzo e mira a sensibilizzare sul tema dei disturbi alimentari, fenomeno spesso sottovalutato. La giornata è stata istituita nel 2012 dall’Associazione Ligure “Mi Nutro di Vita” ed è frutto dell’idea di un padre, che il 15 marzo ha perso sua figlia Giulia a soli 17 anni per bulimia. I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. I principali disturbi dell’alimentazione sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (o bingeeatingdisorder, BED). In Italia i disturbi del comportamento alimentare costituiscono una vera e propria epidemia sociale: sono infatti 3 milioni i giovani che soffrono di DCA (95,9% donne, il 4,1% uomini). Quando si affronta l’argomento è importante ricordare che questi disturbi non presentano solo delle conseguenze negative sul piano organico, ma anche effetti sul piano psicologico e sociale andando a compromettere notevolmente la qualità della vita di chi ne è affetto. Nonostante ciò solo una piccola percentuale di persone che soffrono chiede aiuto pertanto è importante far conoscere ai più giovani cosa sono questi disturbi per aiutare ad identificarli e a chiedere l’aiuto necessario non appena emergono sia per loro stessi che per i compagni. Un altro dato da prendere in considerazione è quello dell’ultimo report Istat che evidenzia che in Italia circa 2 milioni di bambini e adolescenti di età compresa tra i 3 e i 17 anni sono in sovrappeso e non praticano sport né attività fisica ed evidenzia come l’eccesso di peso tra i minori aumenti significativamente passando da Nord a Sud dove raggiunge il 32,7%. Il report evidenzia anche come le caratteristiche dell’ambiente socioculturale in cui sono inseriti i minori possano influire sui loro stili di vita. Sulla base di queste premesse emerge la necessità di promuovere sui territori un’educazione all’adozione di sani stili di vita. Il percorso prevede due incontri. Un incontro il 15 marzo, a distanza, che sarà tenuto da un’esperta che parlerà della componente emotiva legata al cibo e dei principali disturbi del comportamento alimentare ed un incontro in presenza, il 17 marzo, con un nutrizionista che illustrerà la dieta mediterranea, i benefici dell’agricoltura biologica e le tipologie di allevamento.  
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